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Le Ali del successo

Ingredienti: determinazione e costanza 

Quando volere è potere si raggiungono risultati ambiziosi ma, fino a un certo punto, quasi impensabili. Questa è la filosofia di vita di Ilaria Naef, atleta ventiseienne di WCMX (Wheelchair Motocrossche), più semplicemente chiamato skate freestyle in carrozzina. 
Nel 2019 ha raggiunto un obiettivo incredibile, unico al mondo, stiamo parlando della conquista di un Record Mondiale: niente meno che il giro della morte completo in carrozzina sulla neve!

La storia di Ilaria

Ilaria, nata a Genova, ha una paralisi celebrale causata dalla sua nascita prematura, per questo motivo la sua compagna di viaggio è da sempre una carrozzina.

Non si è mai lasciata scoraggiare o abbattere, anzi. È diventata un simbolo di forza, determinazione e costanza, ha trasformato la sua disabilità in un’opportunità unica e in un record mondiale! 

Ed è proprio per la sua esperienza che oggi vorrebbe essere di aiuto e di esempio per tutti coloro che si ritrovano ad avere la sua stessa compagna di viaggio e, quindi, a vivere su una carrozzina.

Ma Ilaria ha sempre cercato di vedere il bicchiere mezzo pieno, ed è proprio questo che ha fatto la differenza.

La sua non è mai stata una semplice carrozzina, le sue rotelle hanno infatti il potere di diventare “ali” e farla volare, raggiungendo traguardi e obiettivi che hanno dell’incredibile.

Ci vuole cuore e una giusta dose di follia 

Accanto all’atleta ligure, nota per il suo carattere tenace e per la grande passione per lo sport, troviamo un’importante supporto: Vanni Oddera.

Allenatore d’eccezione per Ilaria, Campione Mondiale di Freestyle, ideatore ed attore della Mototerapia nelle corsie degli ospedali pediatrici e, non meno importante, papà della piccola Alma.

Più e più volte abbiamo sentito nominare la musicoterapia o la pet therapy come ottime alleate per rendere le giornate più leggere a chi, purtroppo, la leggerezza dalla vita non l’ha ottenuta. Ma hai mai sentito parlare di mototerapia? 

Prima di addentrarci in questo folle mondo, facciamo un passo indietro. Sicuramente è capitato a tutti noi di vedere almeno una volta una gara di motocross freestyle o, per lo meno, di sentirne parlare.

Ecco, Vanni Oddera è pioniere, portavoce e attore di una terapia “a tutto motore”, dove la differenza la fa dicerto la sua innegabile esperienza sulle due ruote.
La mototerapia è in grado di trasformare le corsie d’ospedale in piste da motocross, un semplice giro in moto diventa un’esperienza unica e magica. 

“La vita non si misura attraverso il numero di respiri che facciamo, ma attraverso i momenti che ci lasciano senza fiato”

E per Vanni e i suoi collaboratori, la mototerapia è proprio questo: utilizzare la propria passione per fare del bene, per fare sorridere e alleggerire i pensieri, di piccoli e grandi.

Non sono serviti corsi particolari, certificati o manuali, semplicemente empatia, cuore e una giusta dose di follia.

“Semplicemente”, caricando sulla sella della moto persone che non sono in grado di muoversi o che sono ferme su un letto d’ospedale. È regalare loro una boccata d’aria fresca.

Un successo fatto di sorrisi: perché essere normali? 

Vanni Oddera o “il campione buono” è un campione di motocross di 30 anni (non si dice mai l’età esatta di un uomo, o forse non era così) che ha deciso di portare la sua passione in un luogo ambiguo, all’interno di un mondo opposto al suo. 
La vita per lui è adrenalina pura, è voglia di essere “diversi” in un mondo che ci vuole “normali”.

È un sorriso di un bambino disabile seduto sulla sella della sua moto che sfreccia a tutta velocità. È la gratitudine di tutte le persone che lo circondano e lo accompagnano in questo bellissimo viaggio: la mototerapia.

La sua bontà d’animo e la sua terapia sono diventate anche “take-away”, insieme ad alcuni preziosi compagni di viaggio.

“Volere è potere”: la mototerapia

Nel 2020, nonostante la situazione venutasi a creare per il Covid-19, Vanni non si è arreso. Con il suo grande cuore ha deciso di andare a visitare a domicilio molte famiglie di malati oncologici o ragazzi disabili. 

Non ci piace parlare di numeri e dati, ma in questo caso ci sembra opportuno farlo. Vanni ha raggiunto 4800 ragazzi, più di 3500 famiglie hanno avuto il brivido della mototerapia nel cortile della propria casa.

Ha percorso 35mila km con 2 furgoni, 10 mila km fatti in macchina, 100 famiglie portate in vacanza gratuitamente, sono state attraversate 13 regioni e 40 province. 
Se questo non può essere definito “successo”, allora nessuno di noi avrà mai il piacere di assaporarlo. 

Cosa ci guadagna il nostro campione? Sorrisi, abbracci e un cuore che diventa sempre più grande.

Ma più di tutto, la gioia negli occhi di chi un brivido così forte, come quello di una corsa in moto, non avrebbe mai pensato di poterlo provare.

Poteva NATURALBOOM mancare e non collaborare ad un’impresa così importante, ad un progetto che vale più di qualsiasi traguardo e che ti insegna quali sono le cose che contano davvero? Certamente no.

Un prodotto naturale e semplice, adatto a tutti e amico dell’ambiente. Un prodotto che dopo aver conosciuto Vanni è diventato ancora più buono e più vero. 

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